sabato 19 aprile 2014

Ottanta voglia di euro o della sineddoche elettorale

Tante care cose a chi avrà gli 80 euro in più in busta paga a partire da maggio. Che sono tutti coloro che hanno un reddito lordo annuo tra 8 e 26 mila euro, no? Questo si capisce dal comunicato stampa di fine conferenza stampa di Renzi:


No, perché...il testo del decreto legge adottato ieri in consiglio dei ministri non è ancora a disposizione. Le ultime limature, immaginiamo, stanno ancora impegnando lo staff di Palazzo Chigi. Strutturato così, il provvedimento non è figlio di una logica di politica tributaria di alcun tipo, ma pazienza: a tanti frutterà un gruzzoletto nelle tasche e va bene così.

Solo che c'è pure un'altra versione che si trova bazzicando in rete:

Fonte Repubblica.it


In realtà, se non si va errando, frutto di indiscrezioni circolate prima della fine del consiglio dei ministri. Ecco. Una tabella del genere, se a qualcuno dovesse essere sfuggito, sarebbe fortemente regressiva. Cioè sostanzialmente incostituzionale. Ma questa tabella sarebbe contraria all'annuncio che gli incapienti restano tagliati fuori.

Ci sarebbe, appunto, anche la questione (lasciando da parte chi un reddito non ce l'ha del tutto) degli incapienti e di tutti coloro che, a vario titolo, non sono dipendenti (sulla ratio degli 80 euro in busta, quando ancora erano solo una chiacchiera di corridoio, mi pare fossero state piuttosto chiare le parole di Giacomo Vaciago). Ma Renzi ha promesso che l'#oraics (!) arriverà presto anche per loro. Un po' meno presto. Forse attenti studi dicono che loro il 25 maggio se ne staranno comunque a casa a ingrassare le file dell'astensionismo.

Intanto, ce lo fai leggere 'sto decreto?


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